La sindrome metabolica non è propriamente una malattia, ma la potremmo definire come un insieme di fattori di rischio che, sommati e trascurati, portano poi ad altre patologie ben più gravi, predisponendo l’individuo ad un’alta probabilità di infarto, ictus e tumore.

“Dottore non si preoccupi: io mi sento benissimo, a parte qualche kg in più, la pressione alta e il colesterolo fuori target… ma io mi sento in formissima!”

Attenzione!
La sindrome metabolica non da sintomi conclamati e, spesso, chi ne soffre non ha avvisaglie se non quando alcune patologie si sono sviluppate in modo evidente.

Proprio per questo motivo voglio approfondire l’argomento per darti la possibilità di prevenire invece che curare.

La sindrome metabolica si riconosce quanto sussistono almeno tre tra questi fattori di rischio:

1. colesterolo LDL alto e colesterolo HDL basso (il colesterolo “buono”)
2. trigliceridi alti
3. obesità
4. ipertensione
5. glicemia alta

Lo stato di salute deve essere valutato dal proprio medico attraverso esami mirati e controlli fatti con regolarità e la diagnosi arriva dopo aver constatato la coesistenza di almeno tre di queste problematiche.

“Ma che cosa scatena questa sindrome dottore?”

Le cause sono essenzialmente due:

1. una predisposizione genetica
2. uno stile di vita poco sano, ovvero cattive abitudini alimentari e nessuna attività fisica.

Chi ne soffre, rischia molto più di altri di sviluppare patologie quali il diabete e malattie cardiache, cosa non da poco direi.

L’accumulo di grasso sull’addome è uno dei fattori di rischio più evidenti e che viene spesso sottovalutato, ma che è fortemente collegato all’alterazione del metabolismo di grassi e zuccheri nonché ad uno stato di infiammazione generale dell’organismo.

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“Dottore, ma è una cosa davvero grave allora! Chiamo il mio medico per un consulto e magari faccio le analisi del sangue, per iniziare. Lei che cosa mi consiglia, nel frattempo?”

Io mi rendo conto di essere spesso ripetitivo, ma la realtà è una sola: evitare una vita sedentaria e cercare di alimentarsi in modo equilibrato e sano sono i primi due passi da fare per il benessere psicofisico, in qualunque situazione!

La prevenzione della sindrome metabolica si basa infatti su alcune regole di base:

1. mantenere un peso forma ottimale, facendo attenzione anche ad evitare accumuli di grasso sull’addome;
2. fare attività fisica con regolarità ed evitare la sedentarietà anche con stratagemmi come, per esempio, non prendere l’ascensore e fare le scale oppure parcheggiare l’auto ad una certa distanza e fare una passeggiata per raggiungere il posto di lavoro;
3. cercare di mangiare in modo equilibrato, inserendo frutta e verdura nell’alimentazione quotidiana e non eccedendo con gli alimenti e le bevande eccessivamente calorici.

Ridurre il peso corporeo e fare sport è il metodo migliore per combattere la sindrome metabolica e tutti i fattori di rischio che la causano.
Ma anche se sei longilineo, non credere di essere totalmente al sicuro: talvolta le persone magre hanno valori di colesterolo e trigliceridi totalmente sballati e alcune soffrono pure di ipertensione a causa di un’alimentazione poco sana e di un’attività fisica inesistente, rientrando così nella percentuale a rischio di sindrome metabolica.

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L’importante, quindi, è farsi consigliare un piano alimentare equilibrato in base alle nostre esigenze da un dietista e valutare il tipo di attività fisica tenendo conto anche delle patologie preesistenti, consultando il proprio medico e un professionista del movimento.

“Dottore dottore, posso chiederle un appuntamento per dare un’occhiata a quello che mangio? Non so perché ma lei mi ispira fiducia!”

Ma certo che puoi, anzi devi!
Sarò felice di incontrarti e di valutare assieme a te le tue abitudini alimentari e sportive, per poterti consigliare al meglio e trovare lo schema alimentare più adatto, valutando al contempo eventuali patologie già presenti.

Sono certo che insieme riusciremo a trovare la giusta via verso il benessere per farti tornare in forma e in salute.
Accetti la sfida?

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