L’alimentazione infantile riveste un ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo fisico, mentale ed emotivo dei bambini.

Una corretta alimentazione durante l’infanzia non solo contribuisce alla crescita e allo sviluppo ottimale del bambino, ma può anche influenzare le sue abitudini alimentari e la sua relazione con il cibo nel corso della vita.

“Ma che cosa si intende, dottore, per una corretta alimentazione infantile?”

 

Ottima domanda!

Una dieta equilibrata dovrebbe includere una varietà di alimenti che forniscano tutti i nutrienti essenziali di cui il bambino ha bisogno per crescere in modo sano. Ciò include proteine, carboidrati, grassi sani, vitamine e minerali. Inoltre, è importante limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di zuccheri aggiunti, grassi saturi e sale.

“Ma i bambini possono andare incontro a disturbi dell’alimentazione, dottore?”

 

Purtroppo sì, e le motivazioni sono molteplici.

Prima di parlarne, però, voglio sottolineare che io sono un dietista e non uno psicologo e, nonostante abbia esperienza a livello professionale nell’ambito dei DCA, posso unicamente dare consigli da un punto di vista nutrizionale.

 

È comunque assodato che per prevenire eventuali disturbi alimentari (DCA) nei bambini è fondamentale promuovere un rapporto sano e positivo con il cibo fin dalla prima infanzia.

E in tal senso posso consigliare alcune strategie che genitori ed educatori possono adottare per favorire abitudini alimentari sane nei bambini:

 

  1. educare sulla diversità e importanza dei nutrienti: insegnare ai bambini l’importanza dei diversi nutrienti e dell’equilibrio nell’alimentazione può aiutarli a fare scelte alimentari consapevoli anche in età adulta;

 

  1. evitare le etichette negative: è importante non etichettare i cibi come “buoni” o “cattivi” per contribuire a ridurre la sensazione di colpa legata all’alimentazione. È fondamentale non far sentire il bambino intrappolato in schemi alimentari che decretano che cosa è giusto mangiare e che cosa non lo è;

 

  1. promuovere l’ascolto dei segnali di fame e sazietà: insegnare ai bambini ad ascoltare i segnali del loro corpo può aiutarli a sviluppare un rapporto più sano con il cibo. È preferibile evitare di sottolineare costantemente se il bambino mangia “troppo” o “troppo poco”. Le parole utilizzate con i bambini hanno sempre un peso enorme, e dobbiamo evitare di creare in loro la sensazione di essere “sbagliati”;

 

  1. creare un ambiente positivo quando si mangia: favorire pasti in famiglia senza distrazioni e creare un ambiente sereno a tavola può rendere l’esperienza alimentare più piacevole e rilassante per i bambini;

 

  1. consultare uno specialista: in caso di preoccupazioni riguardanti l’alimentazione del proprio figlio o segnali di un possibile DCA, è importante consultare dei professionisti qualificati.

 

Ma approfondiamo maggiormente questo punto!

“Bene dottore, l’ascolto!”

 

Nonostante gli sforzi per promuovere una corretta alimentazione infantile, i DCA possono comunque insorgere.

Le cause dei DCA sono multifattoriali e possono includere fattori genetici, ambientali e psicologici.

Alcuni bambini possono essere predisposti geneticamente a sviluppare disturbi del comportamento alimentare, mentre fattori ambientali come pressioni sociali, bullismo o esperienze traumatiche possono contribuire allo sviluppo di un rapporto disfunzionale con il cibo.

 

I genitori e gli educatori devono essere consapevoli dei segnali di avvertimento che potrebbero indicare la presenza di un disturbo alimentare in un bambino, come, per esempio, una preoccupazione eccessiva per il peso o la forma del corpo, una riduzione o un aumento significativo dell’apporto alimentare, un’eccessiva preoccupazione per la salute o l’aspetto fisico, cambiamenti improvvisi nell’umore o nel comportamento.

 

In questi casi, i genitori dovrebbero cercare immediatamente il supporto di professionisti qualificati, come psicologi e dietisti specializzati in disturbi del comportamento alimentare infantile.

Il trattamento precoce è essenziale per migliorare le probabilità di recupero e prevenire il peggioramento dei sintomi.

 

È importante adottare un approccio che coinvolga sia il bambino che la famiglia nel processo di guarigione, includendo terapie individuali per il bambino, consulenza per affrontare le dinamiche familiari disfunzionali legate all’alimentazione e all’immagine corporea, nonché supporto nutrizionale per ripristinare un rapporto sano con il cibo.

 

Inoltre, è cruciale che i genitori e gli educatori evitino di stigmatizzare o criticare il bambino per il suo disturbo alimentare. La comprensione, il sostegno e l’amore incondizionato sono fondamentali per il recupero del bambino e per promuovere un rapporto sano con il cibo.

 

Infine, è importante ricordare che la prevenzione è la migliore forma di intervento quando si tratta di disturbi alimentari nell’infanzia.

Promuovere un ambiente familiare che valorizzi la diversità corporea, incoraggi la comunicazione aperta e promuova l’autostima può aiutare a proteggere i bambini dai pericoli dei DCA.

Educarli sull’importanza di una dieta equilibrata, del movimento fisico e della gestione dello stress può aiutarli a sviluppare abitudini alimentari sane che dureranno per tutta la vita.

 

“Lo sa dottore che ha proprio ragione?”

È importante però ribadire che non sono uno psicologo, psichiatra o psicoterapeuta. Tuttavia la mia esperienza, costruita attraverso percorsi di collaborazione con specialisti che si occupano di disturbi alimentari, mi fa comprendere appieno l’importanza dell’aspetto psicologico nell’alimentazione infantile.

È per questo che consiglio vivamente di rivolgersi a professionisti qualificati per approfondire determinati aspetti, perché è importante integrare il profilo psicologico con quello nutrizionale.

 

Il tuo dietista preferito può infatti dare consigli dal punto di vista dell’alimentazione, ma in caso di disturbi del comportamento alimentare è essenziale chiedere anche l’aiuto e il supporto di uno psicologo o psichiatra o psicoterapeuta.

 

Io, Faffiner, ti aspetto in studio per un’approfondita consulenza nutrizionale.

Sono disponile come sempre per aiutare bambini, adulti e anziani a trovare il giusto equilibrio tra cibo, movimento e vita di tutti i giorni!

Che cosa aspetti?

Contattami, non rimandare!

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