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Stanchezza autunnale? 5 (e più) errori alimentari che peggiorano la fatica

ragazza al bar assonnata e stanca

Ammettilo faffiner: l’autunno è una stagione strana.

Da un lato ci regala paesaggi mozzafiato, foglie arancioni e castagne fumanti; dall’altro ci fa venire quella sonnolenza tipica da “copertina + Netflix + tazza di tè” che ci accompagna fino a primavera.

Se in questo periodo ti senti stanco, non è solo colpa del cambio di stagione, delle giornate più corte o dell’umidità che sembra voler entrare nelle ossa.

Molto spesso la nostra alimentazione gioca un ruolo decisivo: piccoli errori ripetuti ogni giorno possono trasformarsi in un vero freno a mano tirato per lenergia.

 

“Ma quali sono questi errori, dottore?”

Hai ragione, faffiner! Vediamo insieme i 5 errori alimentari più comuni (più qualche extra bonus) che peggiorano la fatica autunnale.

Prendi nota, potresti scoprire che basta qualche ritocco al menù per sentirti più carico!

 

  1. Colazione fantasma o da zuccherificio

Quanti di noi saltano la colazione “tanto non ho fame” oppure, peggio, si buttano su cappuccino e brioche pensando che sia un pasto equilibrato? Ecco, se l’autunno ti trova già spompato, partire così non aiuta.

 

  • Saltare la colazione significa lasciare il cervello senza carburante per ore, e lui, poverino, inizia a inviare segnali di stanchezza (tipo sbadigli a raffica in riunione).
  • Fare una colazione ricca di zuccheri semplici ti dà sì una botta di energia, ma dura quanto un video su TikTok: subito dopo arriva il crollo glicemico, e con lui la voglia di buttarti sul divano.

Meglio optare per una colazione con carboidrati integrali, una fonte proteica e un po’ di grassi buoni: pane e ricotta, yogurt e frutta secca, avena con latte e frutta fresca. Non serve cucinare un banchetto da Instagram, basta solo un po’ di equilibrio.

 

  1. Bere poco (o solo caffè)

Il fresco autunnale inganna: non abbiamo più la sete estiva e finiamo col bere pochissimo durante il giorno. Risultato? Disidratazione leggera ma costante, che si traduce in stanchezza, difficoltà di concentrazione e mal di testa.
E poi c’è il team “risolvo tutto con il caffè”: tre, quattro, cinque tazzine, convinti che la caffeina sia la pozione magica.

Spoiler: a lungo andare il caffè in eccesso peggiora la fatica, perché altera il sonno e ti lascia nervoso come un gatto sotto la pioggia!

 

Regola semplice: acqua sempre a portata di mano, tisane calde se sei freddoloso, e non più di 2-3 caffè al giorno (magari non dopo le 16, se vuoi dormire decentemente).

 

  1. Esagerare con i “comfort food” pesanti

Autunno fa rima con zuppe, arrosti, lasagne della nonna e dolci alla cannella. Nulla di male, se presi a piccole dosi.

Il problema nasce quando ogni pasto diventa un festival del carboidrato pesante e del grasso saturo: digestione lenta, sonnolenza post-pranzo e sensazione di “sto per ibernarmi come un orso” sono dietro l’angolo.

 

Alterna: sì alla polenta della domenica, ma nei giorni feriali punta su piatti più leggeri e ricchi di verdure, legumi, cereali integrali. La sazietà rimane, la fatica diminuisce.

 

  1. Dimenticare le proteine

Le proteine non servono solo ai bodybuilder in palestra, ma a chiunque abbia bisogno di energia stabile. In autunno capita spesso di spostare l’attenzione solo sui carboidrati “che scaldano”: pasta, pane, patate… e via di carbo loading non richiesto.
Ma senza proteine (pesce, carne magra, uova, legumi, tofu, latticini) il corpo fatica a rigenerarsi, i muscoli non supportano le tue giornate e la sensazione di fiacchezza aumenta.

 

Obiettivo semplice: inserire una quota proteica in ogni pasto principale. Non serve chissà cosa, anche solo un po’ di legumi in una minestra fa la differenza.

 

  1. Dimenticare frutta e verdura di stagione

Siamo sinceri: in autunno molti di noi smettono di comprare frutta e verdura fresca. Addio angurie e pesche succose, e improvvisamente la ciotola di frutta diventa tristemente vuota. Risultato: meno vitamine, meno minerali, meno fibre, più stanchezza.
Eppure l’autunno offre chicche incredibili: uva, mele, pere, cachi, melograno, zucca, cavoli, broccoli… tutte miniere di nutrienti che sostengono le difese immunitarie e l’energia.

Fai la spesa pensando al colore: ogni tonalità ti dà nutrienti diversi. Una zuppa arancione di zucca e carote è già un booster di vitalità.

“Ma grazie dottore! C’è altro che devo sapere?”

 

 

via GIPHY

 

Ti regalo gli errori bonus, da evitare in tutte le stagioni!

  • Fare la dieta della copertina”

Con il freddo molti riducono drasticamente ciò che mangiano per paura di ingrassare (“tanto non mi muovo molto”). Ma sottoalimentarsi non fa che aumentare la stanchezza e il rischio di abbuffate improvvise. Mangia il giusto e cerca di muoverti di più!

 

  • Mangiare troppo tardi la sera

Se la cena diventa la maratona delle 22:30, indovina chi non dorme bene? Tu. E se non dormi bene, la mattina sei uno zombie, anche con 4 caffè.

 

  • Ignorare gli spuntini intelligenti

Arrivi alle 13 con lo stomaco che suona l’inno nazionale, o alle 18 pronto a sbranare qualsiasi cosa? Forse ti mancano piccoli spuntini equilibrati che tengano stabile l’energia. Una manciata di noci, uno yogurt, un frutto: non serve altro.

 

“Ma, quindi dottore, come posso ricaricarmi davvero in autunno?”

 

Semplice faffiner! Ecco qualche consiglio utile dal tuo dietista preferito!

  • Bilancia i macronutrienti: carboidrati sì, ma accompagnati da proteine e grassi buoni.
  • Sfrutta i superfood stagionali: zucca, cavoli, broccoli, melograno, castagne (senza abusarne).
  • Idratati: acqua, tisane, brodi leggeri.
  • Non saltare i pasti, soprattutto colazione e spuntini strategici.
  • Coccolati senza esagerare: un dolce va bene, cinque dolci al giorno no.

 

Alla fine, la stanchezza autunnale non è un destino inevitabile: è spesso il risultato di piccole abitudini sbagliate che, messe insieme, ti trascinano giù. Sistemando l’alimentazione puoi affrontare le giornate con più grinta, senza sembrare un panda assonnato già alle 15 (se non prima!).

 

“Dottore, lei mi ha aperto gli occhi! Sono certo che affronterò l’autunno con un altro spirito!”

Ma bravo faffiner! L’autunno, infatti, non deve per forza essere la stagione del letargo umano.

Come vedi, con qualche accorgimento alimentare puoi trasformarlo nel periodo perfetto per ricaricarti, rafforzare le difese immunitarie e arrivare allinverno con energia da vendere.
La prossima volta che ti senti stanco, prima di incolpare il meteo o la pioggia, dai un’occhiata al tuo piatto: magari lì c’è la soluzione.

E ricordati: l’energia non si compra al supermercato (anche se sarebbe comodo trovarla in offerta 3×2), ma si costruisce ogni giorno, boccone dopo boccone.

Passa a trovarmi in studio, faffiner, ho un sacco di altri consigli cuciti su misura, proprio per te!

“Arrivo, dottore!”

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