Panzironi condannato: meglio tardi che mai… ma perché il sistema interviene sempre a cose fatte?
Nelle scorse settimane, i giornali hanno riportato una notizia che molti professionisti della salute attendevano da tempo: Adriano Panzironi è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere per esercizio abusivo della professione medica e truffa aggravata. Dopo anni di battaglie legali, segnalazioni e campagne di sensibilizzazione, la giustizia ha finalmente fatto il suo corso.
Un sospiro di sollievo, certo. Ma anche una domanda inevitabile:
perché ci siamo arrivati solo adesso? E perché il sistema continua a permettere che figure come lui possano operare indisturbate per anni, creando danni spesso irreparabili?
“Dottore, ma chi è ‘sto Panzironi?”
Chi è (stato) Adriano Panzironi?
Ex giornalista, autore televisivo e comunicatore brillante, Panzironi è diventato celebre per aver creato il metodo “Life 120”, una combinazione di alimentazione low-carb estremizzata, uso massiccio di integratori da lui stesso prodotti e venduti, e una narrazione fortemente critica nei confronti della medicina ufficiale. Il tutto condito da un canale TV personale, eventi pubblici, libri e un seguito quasi settario.
Il messaggio era semplice e potente (come tutti quelli pericolosi): “La medicina tradizionale non vuole farvi guarire, io sì”.
Bastava seguire la sua “dieta“, comprare i suoi integratori, diffidare dei medici e prepararsi a vivere fino a 120 anni. Chi non vorrebbe?
Purtroppo, molte persone gli hanno creduto. Alcune hanno interrotto cure mediche fondamentali. Altre hanno subito peggioramenti gravi della propria salute. E tutto questo, per anni, è successo alla luce del sole.
“Ma dottore… com’è stato possibile tutto questo?”
Non è (solo) colpa sua.
Ora: che Panzironi abbia operato in modo scorretto è fuori discussione.
Ma la vera domanda da porci è: com’è possibile che una persona senza alcuna formazione medica o nutrizionale sia riuscita a costruire un impero economico sulla salute delle persone, senza che nessuno intervenisse prima?
La risposta è scomoda, ma necessaria: il sistema ha delle falle.
Grandi. E ben visibili.
Il vuoto normativo (e culturale)
In Italia, la legge è chiara: solo medici dietisti e biologi nutrizionisti possono elaborare diete personalizzate a scopo terapeutico. Solo i professionisti sanitari possono dare indicazioni cliniche su alimentazione e salute.
Ma tra la legge scritta e la realtà quotidiana si apre un vuoto, in cui molti si infilano con destrezza.
E poi c’è il fattore culturale. Viviamo in un’epoca in cui la scienza viene messa in discussione, i social amplificano ogni voce (soprattutto quelle più estreme), e la figura del “guru” che promette verità nascoste affascina più della noiosa complessità dei dati scientifici.
In questo contesto, chi urla più forte vince, almeno nel breve periodo.
E chi, come noi professionisti, si affida all’evidenza scientifica e al rispetto del codice deontologico, spesso fatica a farsi sentire.
“Ma, scusi dottore, non ci sono controlli?”
Le istituzioni dove sono?
Ecco, faffiner, un’altra riflessione doverosa riguarda proprio i controlli.
Se Panzironi ha potuto operare indisturbato per anni, significa che i meccanismi di vigilanza sono lenti, poco coordinati o sottodimensionati.
Serve un sistema di controllo più efficace e tempestivo, capace di intervenire non quando il danno è fatto, ma al primo segnale di rischio.
Serve un’alleanza tra professionisti, istituzioni e cittadini per prevenire, non solo per curare.
E, permettimi di dirlo: serve anche un aggiornamento delle regole di comunicazione nel mondo digitale. Oggi chiunque può vendere integratori, proporre “diete detox”, fare pubblicità a pratiche pericolose… senza alcun filtro. Una situazione che non sarebbe tollerata in altri ambiti (immaginate un ingegnere abusivo che insegna a costruire ponti su YouTube…).
Il ruolo dei professionisti della salute
In mezzo a tutto questo caos, noi dietisti e professionisti sanitari in generale abbiamo una grande responsabilità nei confronti di tutti voi, ovvero dobbiamo saper
✔ educare
✔ prevenire
✔ comunicare in modo chiaro e umano
✔ essere presenti, visibili, disponibili.
Perché il cittadino medio non ha gli strumenti per distinguere tra un piano alimentare serio e una dieta truffaldina. Tocca a noi spiegare, con empatia e onestà, cosa c’è dietro una scelta nutrizionale corretta.
E – se serve – usare anche un po’ di ironia per rendere il messaggio più digeribile (sì, come i legumi… se li cucini bene).
“Lei sì dottore che sa sempre dire le cose nel modo giusto!”
Non tutto è perduto (anzi!)
C’è però una buona notizia, faffiner: sempre più persone iniziano a fare domande, proprio come te. Iniziano a informarsi, a capire che la salute non si compra con un integratore miracoloso da qualche decina di euro.
E allora, invece di indignarci solamente dopo ogni scandalo, usiamo queste occasioni per fare cultura. Per spiegare che la nutrizione è una scienza, non un’opinione. Che la salute si costruisce giorno dopo giorno, con equilibrio, pazienza e consapevolezza. E che non esistono scorciatoie – ma esistono professionisti pronti ad accompagnarti con competenza e rispetto.
Concludendo con una fettina di realtà…
La condanna di Panzironi è un segnale importante, ma non possiamo fermarci qui. Dobbiamo chiedere con forza:
- regole più severe contro l’abusivismo sanitario
- controlli più veloci ed efficaci
- maggiore tutela del cittadino sui media e online
- una promozione attiva della cultura scientifica.
“Dottore, concordo come sempre con lei!”
Grazie faffiner!
E nel frattempo, noi continuiamo a fare il nostro lavoro con passione. Anche se non promettiamo 120 anni di vita, possiamo promettere qualcosa di più realistico: una relazione sana con il cibo, con il proprio corpo, e con l’informazione.
E se ti capita di sentire ancora qualcuno che ha “la dieta definitiva”… puoi sempre rispondere con il mio mantra preferito…
“Aspetti dottore… io il mantra lo conosco già! Se fosse davvero così semplice, lo sapremmo già tutti. Anche mia nonna!“
Grande faffiner!
Ti aspetto in studio, come sempre, per un controllo e qualche consiglio ad hoc!
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